Decido sempre io, anzi no, il Consiglio

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Decido sempre io, anzi no, il Consiglio

La scelta della Giunta, anzi del Sindaco, in tema di decisione sulla ammissibilità dei referendum ha diverse analogie, anche nel metodo, con molte scelte e decisioni del Centro Destra Nazionale quali ad esempio quella di voler a tutti i costi la realizzazione di “lager” in Albania. Scelta portata avanti con ostinata tenacia che poi si è rivelata errata politicamente e giuridicamente, come dimostrato dalle pronunce di vari tribunali italiani e dalla Corte di Giustizia Europea con sentenza 1.8.2025.
Calzante è la similitudine calcistica espressa dall’Avvocato Legnani nell’intervento pubblicato da ComoZero che ben spiega come la decisione sull’ammissibilità dei referendum non possa essere demandata ad un organo politico (Consiglio) ma esclusivamente ad un organo terzo e tecnico come peraltro prevede la Costituzione.
Il piglio decisionista, che rasenta l’autoritarismo, del Sindaco ha poi una somiglianza anche con il Trumpismo a cui sicuramente si ispira; è sempre e solo lui che decide ed il Consiglio è un orpello fastidioso da utilizzare solo in rare occasioni, una di queste è appunto quella di farlo decidere a maggioranza sull’ammissibilità dei referendum.
Essere affascinati dal piglio del capo può condurre tutti i consiglieri di maggioranza ad una sottomissione supina come fossero affetti da timore reverenziale? La risposta è purtroppo positiva; nel caso in questione non resta che sperare che i consiglieri abbiano, una volta tanto, un moto di orgoglio e di autonomia ed esprimano, argomentando il proprio pensiero.
Solo il consigliere Casati in un paio di occasioni ha avuto l’ardire di votare contro il suo sindaco: tanto di cappello; ma perché possa parlarsi di vera democrazia il dissenso rispetto alla linea della maggioranza a cui si appartiene è, a volte, doveroso oltre che produttivo di effetti positivi; se invece si vota sempre e comunque per ordine di squadra e per non “far dispiacere” al capo ci troviamo di fronte ad una forma di democratura di cui certo non abbiamo bisogno.
Non resta che sperare nei consiglieri di maggioranza per evitare un obbrobrio politico e giuridico.