I propositi fiabeschi sulle barriere architettoniche

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I propositi fiabeschi sulle barriere architettoniche

Una doverosa premessa

Il DUP, ancorchè obbligatorio ex lege, predisposto dalla Amministrazione è documento che prevede tutto e il suo contrario, intriso e farcito di infiniti buoni propositi, di belle e positive prospettive,  che è assurdo pensare possano essere realizzati in un triennio se non in parte infinitesimale ed ancor piu’ assurdo è non aver individuato le priorità, anche parziali, su cui intervenire. Tutto è prioritario e nulla lo è.

In altre parole è un documento, probabile oggetto di copia e incolla con solo modesto adattamento alla realtà locale, che andrebbe bene se vivessimo nel paese di Alice o di Heidi quindi nella irrealtà.

Leggo e riporto testualmente fra virgolette quanto si legge a pag. 374 della Nota di aggiornamento del DUP che, fra i mille obbiettivi operativi prevede  “l’adozione  del Peba, oscuro acronimo che sta per Piano (di) eliminazione (delle) barriere architettoniche”;  stabilisce “attività propedeutiche per l’adozione  del Peba e definizione del relativo piano economico d’azione 2016 – 2018″; e, con riferimento allo stato di attuazione al 31.10.2017,precisa “Per ora è mancato il personale necessario per poter avviare il percorso di adozione del Peba, tuttavia si conta di affidare un incarico esterno nel corso del secondo semestre 2018”.

I Peba e  la loro adozione sono stati introdotti con una “recente” legge risalente solo al 1986 (Legge 41/86) integrata poi dalla L. 104/92 art. 24 c.9 (legge sull’handicap).

E’ quindi del tutto “tempestivo” l’obiettivo di adozione indicato nel DUP. Va rilevato comunque che,aldila’  della adozione del Peba,molte barriere sono state eliminate negli anni precedenti il che evidenzia ,in concreto, la sensibilità e la attenzione dimostrate dirette a rendere la città vivibile da e per tutti.

.Questa Amministrazione prevede “attività propedeutiche” (Quali?) per l’adozione e il reperimento delle risorse economiche con riferimento al triennio prossimo alla conclusione  (2016 – 2018) il che è veramente curioso: per il triennio successivo cosa disporrà visto che adotta una programmazione al contrario prevedendo di attuarla alla fine del periodo di riferimento ?

Che ce lo spieghino i soloni della programmazione e della contabilità.

Decorso un anno dall’insediamento l’Amministrazione attribuisce alla mancanza di personale necessario l’avvio del percorso di adozione del Peba.

Viene da domandarsi: anche per i vari Dirigenti del settore il Peba era ed è solo un oscuro acronimo di cui ignorano il significato e la portata ? Sinceramente la giustificazione appare puerile e poco plausibile:  è come dire che tutti i dirigenti e funzionari sono incompetenti e fannulloni  il che non credo certo che siano; i Politici nel contempo come sono intervenuti se lo sono ?

Ma ciò che è la vera ciliegina sulla torta è il pensiero finale per pervenire ad una soluzione.

L’amministrazione “conta”, cioè pensa, di affidare un incarico esterno (quindi non ha ancora deciso cosa fare) per la redazione del Peba entro il secondo semestre del 2018 cioè a triennio scaduto.

Aggiungo.

Come si giustificano i costi di un incarico consulenziale esterno? Non certo sostenendo l’incompetenza del personale interno e quindi la necessità di ricorrere a terzi.

Per la assurdità delle locuzioni utilizzate, per la goffaggine del percorso adottato vi è da chiedersi, con tristezza ed amarezza, se siano amministrati da veri dilettanti allo sbaraglio o peggio ?