Como, Ticosa Felice 2030, progetto di rigenerazione urbana

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Como, Ticosa Felice 2030, progetto di rigenerazione urbana

“L’attesa è il futuro che si presenta a mani vuote.”

I programmi e i progetti di Civitas Como – Progetto Città vogliono caratterizzarsi per autenticità, concretezza, generosità, cittadinanza attiva, bellezza, felicità di risultati.
Agiamo nella consapevolezza che la dimensione del “mentre” vale quanto quella del futuro.
Cosa accade mentre prepariamo i nostri progetti futuri?
Quali risultati otteniamo mentre restiamo in attesa di una soluzione?
Che cosa perdiamo mentre la possibilità di portare a termine i nostri programmi viene rimandata e svanisce?
Questo progetto ha come obiettivo principale la rigenerazione pubblica dell’area industriale dismessa di proprietà comunale ex-Ticosa, con la volontà politica di restituire ai cittadini un grande spazio urbano strategico di loro proprietà, bloccato da 40 anni di incertezze ed errori, che dal 2023 deve tornare ad essere una grande risorsa per il futuro di Como.
Abbiamo pensato di chiamare questo progetto di rigenerazione urbana “Ticosa Felice 2030”, perché vogliamo che sia anche uno strumento per ribaltare agli occhi della città quel senso di rinuncia, di mancanza di futuro e di abbandono che su questa parte di città si è andato formando in 40 lunghi anni di ritardi, di errori e di inerzia, fino a farne un luogo da dimenticare, e poi da vendere al miglior offerente.
Restituire all’area Ticosa una nuova identità collettiva significa conoscerne e riconsiderarne la storia e le vicende, e da queste ripartire con un programma realistico e progressivo, che metta in relazione desideri e obiettivi generali, strategie partecipative e comunicazione, metodi e strumenti di approccio e risoluzione delle problematiche tecnico-amministrative, fasi di intervento, preventivazione dei costi e ricerca delle adeguate risorse economiche necessarie, soprattutto con finanziamenti europei a fondo perduto.
Un lavoro complesso che, sulla base di un piano generale condiviso, dovrà essere svolto da un team multidisciplinare, coordinato da un responsabile unico sotto la supervisione del Sindaco.
Alcuni dei temi di progetto potranno essere oggetto di concorsi di progettazione per giovani architetti. L’Ufficio Progetti Europei del Comune provvederà a richiedere e ottenere i finanziamenti europei necessari alla realizzazione per fasi successive dell’intero programma di rigenerazione urbana.

Il programma di recupero.
Il nostro programma urbanistico è un disegno preliminare, che contiene una serie di proposte da realizzare nello spazio e nel tempo prossimo e futuro, ma con termini temporali ben definiti per ciascuna fase di completamento.
Il suo possibile sviluppo punta a rispondere a 3 obiettivi principali:
1. Creare nuove aree attrezzate di sport, servizi e socialità per tutti i cittadini, soprattutto per giovani e anziani.
2. Creare una nuova area di verde pubblico e un’area specificamente organizzata per le attività di orticultura sociale e comunitaria, con spazi per la vendita dei prodotti orticoli.
3. Prevedere un programma di insediamenti per attività produttive leggere innovative e per quote di insediamenti residenziali speciali, per studenti, anziani autosufficienti e per coppie giovani.

Mobilità urbana esterna all’area
Il termine ricucitura, molto utilizzato dagli anni ‘80 per rendere comprensibile le intenzioni di riconnessione urbana tra parti separate di città, è un’approccio possibile ma abbastanza superato nei progetti di rigenerazione urbana. Di fatto questa idea fino ad oggi ha reso impossibile ogni passo concreto verso il cambiamento, allontanando la priorità assoluta dell’area, che è quella di diventare spazio pubblico accessibile e vitale.
Impostare il progetto partendo da interventi di viabilità molto impegnativi come quelli degli anni passati allontana di molti anni la possibilità di un recupero dell’area alla vita della città. Noi riteniamo di non avere bisogno più di tunnel e autostrade urbane, retaggio di una concezione del tutto superata di uso della città, che esclude in partenza la presenza dei cittadini.
Pertanto, riteniamo necessario concentrare per fasi successive lo sforzo di rigenerazione urbana all’interno della zona oggi libera, bonificata dal 2016 e mai utilizzata, senza farci distrarre da altre questioni non prevalenti per raggiungere il nostro scopo.
Ribadiamo perciò che l’obiettivo di Civitas Como – Progetto Città è di dare priorità alle opere di rigenerazione e di riutilizzo civile dell’area, e nelle fasi più avanzate di sviluppo del progetto potranno esse prese in considerazione modifiche viabilistiche di superfice dell’incrocio tra via Grandi, e Viale Innocenzo XI.

Mobilità e percorsi ciclopedonali interni
I percorsi ciclopedonali dell’area saranno impostati su due assi principali:
A – un percorso longitudinale nord-sud (cardo) tra che da via Sant’Abbondio attraverso tutta l’area, che potrà essere attrezzato per come una passeggiata e anche in parte coperto da un tunnel verde.
B – un attraversamento est-ovest (decumano) tra via Grandi e via Regina Teodolinda: si propone una struttura lineare costituita da una rampa continua a traliccio, sotto la quale troveranno posto servizi e attrezzature per l’area sportiva e per la manutenzione del parco pubblico (vedere riferimento Ponte dei Bagni Pubblici di Bellinzona).

Programma e destinazione delle aree di intervento
Dal punto di vista della organizzazione planimetrica generale, il progetto si conforma sull’area per zone ambientali molto diverse, sia per funzione che per densità urbana, secondo un programma di successive fasi di intervento, tutte da definire in un arco di tempo determinato (al massimo 6-8 anni).
In una logica di area multifunzionale, la maggior parte del territorio sarà destinata a funzioni di carattere collettivo, di verde pubblico, agricolo e sportivo, mentre in due aree distinte (zone E, lungo Viale Innocenzo XI, e zona E vicino al supermercato lungo Via Regina) saranno insediati in modo concentrato volumi residenziali speciali e laboratori per attività innovative, per dare presenza costante e vita all’intero comparto urbano.

Scelte planivolumetriche e caratteri del progetto

AREA A: nuovo giardino pubblico, con recupero del laghetto esistente, spazi di aggregazione per anziani, campi da bocce, piste per jogging e attività all’aperto.

AREA B: area sport giovani, attrezzata con campi sportivi (basket, calcetto, pista per skateboard, ecc.), aree a verde per i più piccoli e per il gioco.
– realizzazione di percorso/ponte attrezzato tra area bassa e via Regina Teodolinda
– realizzazione del Centro Gioventù e Sport (vedi analogo progetto a Bellinzona)

AREA C: zona destinata a giardini e orticoltura, attrezzata e regolamentata negli usi e nella organizzazione dei lotti.

AREA D: nuova piazza pubblica di accesso, da utilizzare per attività collettive, mercatini, vendita prodotti orticoli locali.

AREE E: aree con insediamenti residenziali (studenti, anziani, giovani coppie, alloggi temporanei) con presenza di spazi per laboratori e aziende innovative e con propri parcheggi interrati

AREA F: recupero multifunzionale della ex-Centrale Termica (detta Santarella) come nuova sede del Museo della Seta, spazi per attività culturali e laboratori universitari, con annessa corte per eventi pubblici (lato sud)

AREA P: parcheggi pubblici a raso, in parte già realizzati (95 posti auto) in parte da realizzare su area non bonificata (200 posti auto, anche raddoppiabili in futuro con sopraelevazione).